|
Caro Collega,
con questa comunicazione trasmetto per conoscenza la lettera aperta, che il Comitato
Ri.BaC invierà agli organi competenti e alle OO.SS. sulla questione riqualificazione.
La lettera nasce dalla constatazione che l’unica strada percorribile a questo punto è la
prosecuzione della procedura concorsuale in corso perché ogni altra soluzione
porterebbe all’invalidamento del concorso in atto.
L’invalidamento del concorso, auspicabile da una parte per i numerosi errori commessi
sia dall’Amministrazione che dalle OO.SS., dall’altro ci costringerebbe a rimanere “al
palo” perché:
1. i tempi per un nuovo concorso sarebbero biblici;
2. perderemmo i 460 posti, approvati dalla Funzione Pubblica, per effetto della
rimodulazione della pianta organica (art.72 del D.L. 112/2008 poi legge
133/2008) che ha previsto la riduzione dell’organico di 1812 unità;
3. l’introduzione in un nuovo bando delle attuali fasce economiche all’interno delle
aree significherebbe per gli ex B3 (F3) e B3S (F4) perdere la posizione apicale
nell’area B (seconda area);
4. al concorso parteciperebbe un numero più consistente di persone per effetto
dell’immissione in ruolo di personale che, pur in possesso dei titoli necessari,
alla data dell’attuale bando non era stato stabilizzato.
La stesura della lettera è stata fortemente condizionata dalle aspettative di tutti gli
aderenti al Comitato ed è scaturita dalla mediazione degli interessi di tutti.
Si sarebbe potuto e voluto scrivere tanto sulle sperequazioni di cui siamo vittime ma
la lettera deve necessariamente avere toni consoni evitando attacchi nei confronti
dell’Amministrazione e delle sigle sindacali che in questo momento risulterebbero
inutili.
L’atteggiamento diplomatico assunto nei confronti delle OO.SS scaturisce dalla
necessità di acquisire alleati, e dalla considerazione che esse rappresentano il solo
strumento di difesa del personale legittimamente ammesso in sede di contrattazione.
Le richieste, spero condivise anche da te, sono state avanzate sulla base delle
conoscenze e delle informazioni raccolte in questi mesi e per esse il Comitato intende
battersi, senza creare illusioni.
Ad esse puoi aggiungere tue integrazioni, che comunque non stravolgano il contenuto
della lettera perché, ribadisco, è già frutto di ampia mediazione.
Ti chiedo comunque di rispondere nel più breve tempo possibile perché la lettera deve
essere tempestivamente spedita per evitare che si ricominci a discutere del nostro
futuro senza neppure la possibilità di esprimerci …. o meglio di combattere!!!!
Il Presidente
N.B.: per qualsiasi delucidazione e informazione ti chiedo di utilizzare questo indirizzo
di posta elettronica: amalia.gioia@beniculturali.it
Le eventuali modifiche ed integrazioni vanno riportate in grassetto
Lettera aperta
Roma, 21 Maggio 2009
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
On.le Sandro Bondi
Via del collegio Romano 27- 00186 Roma
Al MiBAC - Sottosegretario del Ministero BAC
On.le Francesco Maria Giro
Via del collegio Romano 27- 00186 Roma
Al MiBAC - Capo dell’ Ufficio di Gabinetto
Dott. Salvatore Nastasi
Via del collegio Romano 27- 00186 Roma
Al MiBAC - Ufficio del Segretario Generale
Dott. Giuseppe Proietti
Via del collegio Romano 27- 00186 Roma
Al MiBAC - Direttore Generale per l’organizzazione, l’innovazione,
la formazione, la qualificazione professionale e le relazioni sindacali
Arch. Antonia Pasqua Recchia
Via S. Michele 22 - Roma
Alle OO.SS. di Settore – Loro sedi.
Al Coordinamento Nazionale FP CGIL MiBAC
Alla FPS CISL Beni Culturali
Al Coordinamento Nazionale UIL BAC
Alla FLP B.A.C. Coord. Gen.
Alla Segreteria Nazionale UNSA/SNABCA
Alla Federazione Nazionale RdB CUB
Loro Sedi
Oggetto: Processo di riqualificazione per il passaggio dall’area B all’area C posizione
economica C1
In riferimento alla riqualificazione del personale in atto presso codesto Ministero, in
applicazione del CCNL 1998-2001 e seguenti.
Premesso che:
. il processo di riqualificazione del personale del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali è stato espletato, per la mancata programmazione da parte
dell’Amministrazione, in tempi diversi con la conseguente e inevitabile
“sovrapposizione” del concorso per il passaggio dall’area B all’area C (p.e. C1) e la
procedura di riqualificazione all’interno della stessa area B. Ciò ha determinato l’
attuale contenzioso aperto da coloro che, avendo già partecipato al processo di
riqualificazione (a volte anche con l’avanzamento di due posizioni economiche),
hanno perso i requisiti previsti dal bando per il passaggio d’Area;
. il contenzioso di cui sopra ha bloccato le procedure concorsuali per il passaggio
dall’area B all’area C(p.e.C1) per tutto il personale legittimamente ammesso alle
stesse;
. la maggior parte del personale regolarmente ammesso appartiene alla posizione
apicale dell’area B e da decenni, nell’attesa di un riconoscimento giuridico, svolge le
mansioni previste dal profilo per il quale concorre, ricoprendo un ruolo
determinante, nei diversi uffici ed aree territoriali, nei compiti di tutela,
conservazione e valorizzazione;
. più del 30% di detto personale è in possesso di laurea e spesso anche di
specializzazione post laurea: titoli richiesti per l’accesso dall’esterno all’area C,
posizione economica C2 e non solo C1;
. i contrasti tra le OO.SS. hanno seriamente condizionato il processo di
riqualificazione a danno di quanti ne avevano diritto;
Constatato :
. che i processi di riqualificazione, in applicazione dei CCNL, CCIM e accordi OO.SS. –
MiBAC, già avviati e terminati per il resto del personale risultano gravemente
penalizzanti dal punto di vista economico e professionale per il personale ancora in
attesa di riqualificazione;
. la mancanza di impegno da parte dell’Amministrazione a migliorare in prospettiva
l'utilizzo delle risorse umane, partendo dalla piena valorizzazione del personale che,
per riconosciute capacità professionali, per la formazione acquisita, per il possesso
dei titoli necessari all’accesso anche dall’esterno, per la carenza di personale, già da
molti anni svolge, senza adeguato riconoscimento giuridico ed economico, mansioni
superiori al proprio profilo;
. la proposta dell’Amministrazione di sanare il contenzioso introducendo la valutazione
dell’”anzianità d’area” con la conseguente riapertura dei termini per le domande a
tutto il personale dell’Area B in possesso dei requisiti previsti.
Alla luce di quanto sopra esposto i lavoratori che, in possesso dei requisiti previsti dal bando
alla data del 30 ottobre 2007, sono stati ammessi ai corsi per il passaggio dall’Area B all’Area
C( p.e. C1) si sono uniti nel Comitato Ri.BaC (Comitato Riqualificazione B a C).
Tale Comitato
chiede
1. la sollecita conclusione (entro il 2010) del processo di riqualificazione per il
passaggio dall’area B all’area C (p.e. C1);
2. la creazione di graduatorie permanenti fino ad esaurimento di tutti gli idonei, come
già avvenuto per le procedure di riqualificazione interna alle aree;
3. la rapida ed oculata rimodulazione dell'organico con dpcm da effettuarsi entro il
2009 al fine di garantire la capienza necessaria all’interno della III Area;
4. l’emanazione di una circolare esplicativa sulla valutazione dei titoli idonei e
funzionali alla progressione nell'area C ad evitare sperequazioni conseguenti alle
differenti valutazioni da parte delle commissioni territoriali e il rallentamento delle
procedure;
5. il blocco totale di tutte le assunzioni dall’esterno e a qualunque titolo di personale
nella III area (ex area C) fino ad esaurimento delle graduatorie degli idonei;
6. la presenza dei rappresentanti del sottoscritto Comitato ai tavoli tecnici e politici per
la discussione sul completamento della procedura in oggetto.
Comitato Ri.BaC
|